Riguardo le dimissioni invocate da numerosi tifosi, italiani, Gravina ha fatto un annuncio che potrebbe ribaltare ogni pronostico.
Il recente consiglio federale della FIGC ha portato una serie di aggiornamenti che potrebbero avere un impatto significativo sul futuro del calcio italiano. La discussione si è concentrata su vari aspetti chiave, evidenziando la necessità di riforme strutturali. Tra le decisioni prese, l’approvazione del manuale delle licenze nazionali ha segnato un passaggio tecnico importante, in attesa di essere definitivamente ufficializzato nei prossimi giorni. Tuttavia, tra le righe, emergono cambiamenti che potrebbero rivoluzionare l’approccio economico e gestionale dei club, con l’intento di promuovere una maggiore sostenibilità e una valorizzazione dei talenti locali.

Le nuove regole economiche e l’impatto sui club italiani
Il consiglio federale ha introdotto un inasprimento dell’indicatore del costo del lavoro allargato, che dalla prossima stagione vedrà una riduzione da 0,8 a 0,7. Questa misura è parte di un piano strategico più ampio, con l’obiettivo di sostenere i vivai e promuovere i giovani calciatori italiani. In questa direzione, le nuove regole prevedono che i costi e gli ammortamenti dei giocatori Under 23 italiani siano esclusi dall’indicatore, incoraggiando così gli investimenti sui giovani talenti nazionali. Inoltre, è stato stabilito che il 22 giugno 2026 sarà la data limite entro cui i club dovranno soddisfare l’indice di liquidità come condizione di ammissione ai campionati, includendo il pagamento della mensilità di maggio.
Gravina e le prospettive per la Nazionale Italiana di Calcio
Durante la conferenza stampa post-consiglio, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, ha affrontato temi cruciali per il futuro della Nazionale Italiana, in particolare in vista delle qualificazioni mondiali. Ha escluso la possibilità di rinviare la 30^ giornata di campionato per agevolare la preparazione della Nazionale, preferendo invece l’idea di uno stage per lavorare sui giocatori selezionabili.
Gravina ha anche annunciato che la semifinale contro l’Irlanda del Nord si giocherà a Bergamo, una scelta motivata dall’ambiente più raccolto e appassionato rispetto all’Olimpico di Roma. Queste dichiarazioni riflettono un impegno a lungo termine per migliorare le prestazioni della Nazionale e rafforzare il legame tra i club e la squadra azzurra.
Tematica ancora più importante riguarda la questione dimissioni. A detta del presidente della FIGC, non esiste alcuna norma che lo obbliga alle dimissioni in caso di mancata qualificazione al Mondiale.